La villa delle donne e dei bambini in Normandia

Durante la Grande Guerra ci furono molte organizzazioni private a prendersi cura dei profughi in Francia. La maggior parte di questi profughi proveniva dal Belgio.

Una di queste organizzazioni caritative erano gli American Hostels, creati da Edith Wharton, scrittrice americana e prima donna ad aver ricevuto il premio Pulitzer.

Tra i profughi molte persone erano ammalate di tubercolosi: nel caso di nuclei familiari, accadeva che fossero proprio i padri di famiglia a trasmetterla a mogli e figli, quando tornavano a casa in congedo dopo essere stati feriti in guerra. Molte donne e bambini ammalati di tubercolosi venivano mandati a Groslay (vicino a Parigi), dove venivano ospitati e curati presso Villa Belle Alliance (presa in gestione dagli American Hostels).

Tra gli ospiti di villa Belle Alliance si scoprì che alcuni erano ammalati di tubercolosi alle ossa o alle ghiandole e dovevano essere curati in una località di mare.

Fu così che Edith Wharton fece affittare una villa ad Arromanches Les Bains. Villa già rinomata per le cure di aria marina per persone cagionevoli. Le donne e i bambini malati di tubercolosi alle ossa e alle ghiandole vennero pertanto ospitati presso Villa St. Joseph – Les Bergeries, ad Arromanches les Bains, che si affaccia sulla Gold Beach (dove all’incirca trent’anni dopo avverrà lo sbarco in Normandia, durante il secondo conflitto mondiale).

Edith Wharton affittò anche una struttura annessa a una villa d’epoca, adibita a pensione per famiglie. Quel padiglione annesso ma staccato dalla pensione, durante il primo conflitto mondiale divenne un ospedale per donne e bambini.

Ho svolto queste ricerche per il romanzo che sto scrivendo, “Il giardino di Étienne”, che è una doppia storia d’amore: quella principale tra Étienne e Cristina,  ambientata nel presente e quella nel passato, tra Chris ed Anne. La storia nel passato si svolge tra Parigi e Arromanches, durante la Grande Guerra ed è una storia di amore e guerra.

Quando rintracciai Villa St. Joseph e l’Hôpital pour femmes et enfants mi sorse la curiosità di scoprire se quei due edifici esistessero ancora. Lì per lì pensai che non sarebbe stato determinante per la storia ma mi sbagliavo. Il personaggio di Chris è un giovane dottore che lavora nell’ospedale per donne e bambini. Anne è invece ospite di Villa St. Joseph insieme a sua figlia (tutte due sono fuggite da Ypres, città delle Fiandre messa a ferro e fuoco dai tedeschi durante la seconda battaglia di Ypres, 22 aprile – 25 maggio 1915). Anne è maestra e accompagna la figlia e il gruppo di bambini delle Fiandre ospitati nella villa. Anne e Chris si conosceranno prima, però, a Groslay, presso Villa Belle Alliance.

A quel punto mi sono resa conto che invece era importante sapere se quelle due strutture, messe a disposizione dall’attività caritativa di Edith Wharton durante la Grande Guerra, esistessero ancora. Era importante saperlo per poter determinare a quale distanza fossero una dall’altra, dal momento che Chris, il dottore, si muove tra l’ospedale e la villa dove sono ospiti Anne, la figlia e gli altri bambini.

Ho trovato molte foto storiche dei due siti e tutte riportavano come luogo Arromanches Les Bains. Anche la foto di Villa St. Joseph presente sul report degli American Hostels, redatto dal comitato che supportava l’attività di Edith Wharton, cita Arromanches Les Bains.

Ho contattato così una documentarista del servizio Patrimonio dell’Assessorato alla Cultura e al Patrimonio della regione Normandia per chiedere se i due edifici esistessero ancora. Purtroppo dalle loro ricerche sembrava che i due edifici non esistessero più perché non comparivano nel fascicolo di studio della città di Arromanches-Les-Bains.

La ricerca sembrava dunque essere arrivata al capolinea, se non fosse stato per una fotografia d’epoca che ritraeva il padiglione dell’ospedale per donne e bambini, con la tipica struttura a graticcio della Normandia di quel periodo. La foto citava l’edificio dell’ospedale come struttura annessa a una pensione, sempre ad Arromanches.

Dunque tutte le foto d’epoca di Villa St. Joseph e del Hôpital pour femmes et enfants considerano questi edifici siti ad Arromanches. Soffermandomi sul bel edificio d’epoca che doveva essere la pensione per famiglie, nella cui proprietà era ospitato il padiglione dell’ospedale, sono andata avanti nel tempo per verificare se la pensione, nell’arco di un secolo, avesse mantenuto la sua vocazione ad essere una struttura ricettiva per turisti. Era esattamente così: ancora oggi lo è. Non cito il suo nome attuale per non fare pubblicità. Questo particolare è stato determinante perché mi ha permesso di trovare anche l’edificio di Villa St. Joseph. Oggi tutti e due gli edifici sono considerati parte del piccolissimo comune di Tracy Sur Mer, attaccato ad Arromanches Les Bains.

Che cosa ho scoperto dopo averli trovati? Tira un bel respiro, tra poco lo scopri anche tu!

Prima di tutto ho scoperto che il padiglione dell’ospedale per donne e bambini non esiste più: sul terreno sul quale sorgeva c’è il bel parchetto che fa parte della proprietà. Inoltre, annesso alla proprietà c’è un edificio a graticcio, che fa parte della struttura ricettiva ma non è l’edificio dell’antico ospedale. Esaminando le foto d’epoca e soffermandomi sul particolare della posizione dei comignoli dell’antica struttura ricettiva, desumo quasi con certezza, che l’ospedale per donne e bambini fosse al posto dell’attuale edificio a graticcio che ne ricorda l’architettura ma avesse dimensioni più estese. Questo giustificherebbe la definizione, nella foto storica, di struttura annessa alla pensione per famiglie.

La seconda cosa che ho scoperto è che Villa St. Joseph esiste ancora. È un edificio considerato d’interesse storico e il suo vero nome è: Maison dite Villa les Bergeries. È stato venduto nel 1994 e attualmente è una proprietà privata in fase di ristrutturazione. Un’ala laterale attaccata originariamente al corpo principale della maison non esiste più (demolita? Distrutta durante il secondo conflitto mondiale?). Le imposte scure che si vedono nelle foto del primo Novecento sono state sostituite da imposte bianche e anche le scale e le balconate in legno scuro non esistono più: guardando la facciata della maison si notano segni orizzontali, proprio in corrispondenza delle balconate del primo Novecento. È rimasto il bel giardino, segno tipico delle ville di quella zona: sono tutte caratterizzate da giardini rigogliosi, dai colori vividi, impreziositi da fiori coloratissimi.

Quanto distano il sito dell’ex Hôpital pour femmes et enfants e Villa St. Joseph (ossia Maison dite Villa les Bergeries)? Poco più di 400 metri. Sono in due vie diverse: l’ex Hôpital pour femmes et enfants è più all’interno, mentre Villa St. Joseph si affaccia proprio su Gold Beach ed è battuta dalla forte e gelida brezza del mare di Normandia. Io ci sono stata ad Arromanches e una delle cose che ricordo di più è proprio quel vento gelido che ti sferza e ti fa sentire più viva ma anche il forte, penetrante odore di iodio: esattamente ciò di cui avevano bisogno gli ammalati di tubercolosi ossea e tubercolosi alle ghiandole.

Un ultima curiosità sulla Grande Guerra ad Arromanches. Quando si nomina Arromanches, tutti conosciamo gli eventi del secondo conflitto mondiale. Pochi conoscono la sua storia durante il primo conflitto mondiale.

La Grande Guerra non arrivò mai direttamente ad Arromanches grazie alle due battaglie della Marna che fermarono il nemico nel 1914 e nel 1918. Di conseguenza i malati che soggiornarono ad Arromanches durante la Grande Guerra vi trovarono un luogo salubre dove ristabilirsi ma anche un luogo tranquillo, lontano dalla guerra.

Sono arrivata alla fine di questo viaggio nel tempo che, per fortuna, si è concluso bene in quanto mi ha permesso di trovare tutto quello che stavo cercando.

Per me è stata un’esperienza avvincente e spero lo sia stata anche per te, con cui ho voluto condividerla.

Simona

Dalle ricerche per il romanzo “Il giardino di Étienne”, copyright © 2017 Simona Maria Corvese.

p.s.:

Gli altri articoli delle ricerche d’interesse storico per il romanzo sono nella sezione dedicata, qui:

https://www.simonamariacorvese.it/category/il-giardino-di-etienne/

 

 

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